DAISAKU IKEDA PRESENTA LA SOKA GAKKAI

Questa presentazione (riprodotta anche in formato audio) scritta dal presidente Daisaku Ikeda, è stata pubblicata sul volume antologico Buddhist Peacework. Creating Cultures of Peace (Wisdom Publications, Boston 1999) curato da David W. Chappell, professore di Religione all’Università delle Hawaji. Vengono delineati i caratteri essenziali della Soka Gakkai come movimento buddista per la pace di respiro internazionale, i suoi principi ispiratori e alcune tra le attività che la hanno maggiormente caratterizzata come scuola buddista impegnata nel dialogo su scala mondiale. 
Il racconto di Ikeda inizia nel 1974, un anno prima della fondazione della Soka Gakkai Internazionale, con la sua prima visita in Cina e il suo incontro con Tsu-Enlai cui seguirà a breve una visita in Urss, come primi esempi eclatanti della “diplomazia del cittadino comune” basati sulla convinzione che sia sempre possibile trovare un terreno condiviso attraverso il dialogo. Egli cita poi la rivoluzione umana dell' individuo come motore di ogni cambiamento e fulcro delle attività buddiste della Soka Gakkai, e descrive le piccole riunioni di discussione organizzate settimanalmente in tutto il mondo dove i partecipanti prendono coscienza della necessità di un impegno individuale nelle loro comunità di vita e sviluppano una consapevolezza personale sempre maggiore sulla strada della pace. 

Ikeda presenta SGI Internazionale
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IKEDA A POMPEI
IKEDA A POMPEI
L'ISTITUTO BUDDISTA ITALIANO SOKA GAKKAI
L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai riunisce coloro che in Italia seguono e praticano il Buddismo insegnato da Nichiren Daishonin, maestro giapponese del 13esimo secolo, e diffuso dalla Soka Gakkai.
In Italia questo Buddismo approda intorno agli anni Settanta. La prima associazione, che riunisce poche centinaia di praticanti, si chiama INS(Nichiren Shoshu Italiana). Dopo alcuni anni (nel 1987) diventa ente morale con il nome di Associazione Italiana Nichiren Shoshu (AINS).
In seguito alla separazione dal clero della Nichiren Shoshu, l’Associazione cambia il suo nome in Associazione Italiana Soka Gakkai (1990), che nel 1993 conta circa 13.000 membri.
Il 27 marzo 1998 nasce l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ente religioso riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica del 20 novembre 2000. 
L’Istituto fa parte della Soka Gakkai Internazionale, l’organizzazione che promuove su scala mondiale i valori della pace, della cultura e dell’educazione.
Chiunque si impegni ad abbracciare e praticare i principi religiosi, etici e umanitari del Buddismo di Nichiren Daishonin può entrare a far parte dell’Istituto, che attualmente conta oltre 50.000 membri.

PROPOSTA DI PACE 2013


COMPASSIONE, SAGGEZZA E CORAGGIO:

LE PAROLE CHIAVE DELLA PROPOSTA DI PACE 2013

Daisaku Ikeda ha pubblicato in Giappone il suo testo annuale, che tra le altre cose pone l’accento sull’abolizione delle armi nucleari e il dialogo tra Cina e Giappone

29/01/2013: Il 26 gennaio, come ogni anno dalla fondazione della Soka Gakkai Internazionale (SGI) nel 1975, Daisaku Ikeda ha pubblicato la sua 31° proposta annuale di pace dal titolo Compassione, saggezza e coraggio, così si costruisce una società globale per una coesistenza creativa e pacifica.
In questo scritto Ikeda pone l’accento sulla centralità della dignità della vita e richiede azioni precise per l’abolizione delle armi nucleari. Richiama l’attenzione sul tema della povertà come argomento centrale dei diritti umani e prende in considerazione le possibili strategie per migliorare il dialogo fra la Cina e il Giappone.
Per dare concretezza al rispetto per la vita il presidente Ikeda propone tre principi guida generali: condividere le gioie e le sofferenze altrui, avere fiducia nelle illimitate risorse della vita, difendere e valorizzare le differenze. Nello specifico, sottolinea come il dialogo e l’introspezione siano i mezzi atti a diffondere l’empatia e promuovere una cultura di pace. Ikeda osserva che, dal momento che l’identità umana è molto articolata, «c’è sempre la possibilità che negli scambi interpersonali diretti si trovino punti di contatto e di comprensione reciproca».
In termini di misure concrete, accoglie con favore gli sforzi compiuti dalla Norvegia e dalla Svizzera che evidenziano quanto le armi nucleari siano potenzialmente devastanti per l’umanità e si augura che il Giappone, in quanto unico paese al mondo ad esserne stato colpito, sostenga tali sforzi. Ikeda rinnova il suo appello per la stesura e l’adozione di una Convenzione per l’abolizione totale delle armi nucleari di sterminio di massa. Propone inoltre per il 2015, in occasione del 70° anniversario del bombardamento atomico su Nagasaki e Hiroshima, di tenere un Summit dei G8 esteso anche ad altri paesi in una di queste due città, per rinnovare l’impegno all’abolizione delle armi nucleari da parte dei leader mondiali.
Dal momento che quest’anno segna il 65° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, Ikeda chiede che si presti attenzione con la massima urgenza al tema della povertà nella prospettiva dei diritti umani, sottolineando l’esigenza di implementare in ogni paese un Piano di protezione sociale per mettere in grado chi vive in condizioni di estrema povertà di riacquistare dignità. Chiede inoltre che venga attuato un piano globale per l’educazione e la formazione ai diritti umani.
Sostenendo l’amicizia fra Cina e Giappone da quarantacinque anni, Ikeda lamenta il recente deterioramento delle relazioni tra i due paesi, ma rigetta ogni pessimismo al riguardo. Dal momento che nel corso degli anni sono stati coltivati profondi rapporti di amicizia, richiama i due paesi a riconfermare il loro impegno nei due punti chiave del Trattato di pace e amicizia del 1978: astensione dall’uso della forza e divieto di competizione per l’egemonia territoriale.
Ikeda propone un forum ad alto livello per il dialogo Cina-Giappone e il congelamento di ogni qualsivoglia atto di provocazione. L’impegno ad analizzare con franchezza le motivazioni del recente dissenso potrebbe produrre un acceso dibattito, ma potrebbe anche essere utile a individuare le ragioni reciproche. La fiducia può essere ricostituita solo attraverso l’unione degli sforzi volti alla soluzione dei problemi comuni, perciò Ikeda propone che Cina e Giappone diano il via a un organismo per la cooperazione ambientale in Asia Orientale. Tale organismo «darebbe ai giovani di entrambi i paesi la possibilità di lavorare fianco a fianco per un obiettivo comune»

 

 

Io e l'amico stimato Luigi Crespi detto "Crespi San"
Io e l'amico stimato Luigi Crespi detto "Crespi San"

inizio 2019 con l'amico e M° Luigi Crespi

detto "Crespi San"

Compagni di Fede
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io e l'amico

Roby Baggio.

La dedica di Roberto
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FREE TIBET
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Buddha
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